Scegli la via della vita
esto: Geremia 21:4-10
I Profeti, uomini inviati da Dio al suo popolo per ricondurlo sulla retta via, raramente sono stati ben accolti dallo stesso, proprio perché i loro annunci suonavano come qualcosa di poco piacevole alle orecchie del popolo, giacché contenevano spesso un ammonimento.
Tra tutti i Profeti, a Geremia è toccato forse il compito più duro e sgradito, proprio perché ha dovuto comunicare al popolo d’Israele l’ira del Signore e la sua dura punizione, che comportava il doversi arrendere ad un feroce nemico e lasciarsi condurre in cattività in una terra straniera per un lungo periodo di espiazione.
Per questo motivo Geremia fu non solo osteggiato ma anche imprigionato da parte del suo popolo, fino ad essere liberato soltanto per mano di Dio proprio dai nemici del suo popolo;
agli occhi dei nostri contemporanei Geremia passerebbe di sicuro per “un traditore”, se non peggio, e per questo il suo testo è digerito ancor oggi a fatica da molti credenti, e ben pochi predicatori si azzardano ad “attualizzare” il testo con paragoni dei nostri giorni, pena l’essere trattati al pari di Geremia da coloro che non vogliono sentirsi riprendere dal Signore e meno ancora accettano le “sue punizioni”.
Il Signore però non punisce il suo popolo per il gusto di farlo, o peggio ancora perché prova piacere nel veder soffrire i suoi figli, ma lo fa al solo scopo di farli tornare a Lui, di farli abbandonare la via della perdizione intrapresa, sia dal suo popolo in generale, come avveniva ai tempi dell’antico Israele, sia dai suoi figli singolarmente, come avviene da Gesù in avanti.
Ecco che Geremia richiama il popolo d’Israele: “…Così parla l’Eterno: Ecco, io pongo dinanzi a voi la via della vita e la via della morte”, poiché il Signore è chiaro su cosa vuole dal suo popolo, ossia da ciascuno di noi;
il Signore non accetta che noi calchiamo “una via di mezzo”;
per Lui due soltanto sono le vie possibili: quella della vita e quella della morte.
La via del Signore presenta sempre delle realtà ben definite, come luce e tenebre, beatitudine e perdizione.
Dai Vangeli ci giunge l’avvertimento che non è possibile servire due padroni, non si può indugiare mantenendo il cuore diviso.
A volte ciò che ci chiede il Signore può comportare anche un grande sacrificio, come andare contro il nostro apparente/immediato interesse, come avvenne al tempo di Geremia, dove al popolo era chiesto di ubbidire al messaggio del Profeta, che invitava la nazione a non opporre resistenza all’esercito di Babilonia, arrendendosi senza indugio, ossia di accettare di perdere tutto quello che avevano, casa, affetti, patria e libertà, ma per coloro che decidevano di resistere al comando divino ci sarebbe stato un destino ben peggiore, ossia la morte.
Dio non nascose le Sue intenzioni agli abitanti di Gerusalemme ed ancora oggi rivela la Sua volontà, i Suoi piani e le conseguenze dell’incredulità ostinata.
Forse molti israeliti pensavano che Dio stesse chiedendo loro troppo, un sacrificio troppo grande e ingiusto, e per questo, pur di non dover ubbidire, se la presero con Geremia, come fosse stato lui il colpevole di quella decisione, e non la volontà di Dio.
Allo stesso modo oggi molti credenti “rifiutano di ascoltare Dio” quando ciò che Lui ci chiede va contro i nostri interessi immediati, ossia contro quello che la società mondana ritiene giusto e ammissibile, mentre il Signore condanna, e chi ricorda loro la verità, ossia i moderni uomini di Dio, che predicano ancora la Scrittura nella sua interezza e non cercano il facile consenso del mondo stravolgendone il senso, non vogliono ascoltarli, si rifiutano di obbedire e li accusano di essere troppo duri, di esagerare se non anche di mentire.
Ora cari fratelli in Cristo, non ci si può sottrarre dalle decisioni di Dio, ma solo ubbidirvi o pagare le conseguenze della disubbidienza.
All’uomo non è concesso di rimanere al bivio per sempre; le direzioni sono due: con Cristo verso la vita eterna, lontano da Cristo verso la perdizione eterna.
Dio ha fatto la Sua parte, ci ha posto davanti la verità, ci ha messo a disposizione la via della salvezza. Adesso sta soltanto a noi di scegliere la via della vita. AMEN