Smettiamo di lottare a tutti i costi

Testo: Samo 75:4-7

 

Cari fratelli in Cristo, immaginate di dover navigare su di un fiume con una canoa, un grande fiume con una corrente impetuosa e immaginate che vi sia offerto la scelta se percorrere il fiume verso la sorgente oppure verso la foce: quale delle due direzioni scegliereste?

Ovviamente tutti voi scegliereste di navigare verso la foce, ossia a favore della corrente, perché andare contro-corrente remando è uno sforzo notevole, mentre a favore della corrente basta lasciarsi trasportare dal fiume stesso, limitandosi a pagaiare di tanto in tanto per regolare la navigazione e non finire arenati sulle sponde o travolti dalla corrente stessa.

Ora, cari fratelli, il fiume impetuoso rappresenta la nostra vita, e noi possiamo scegliere se viverla navigando a favore della corrente di Cristo oppure se farla contro corrente ossia con i nostri soli mezzi umani.

Il versetto del Salmo proposto oggi: "Egli abbassa l’uno e innalza l’altro" ci rivela la risposta di Dio alla decisione di come condurre la nostra vita, se a favore della corrente di Cristo oppure contro. Navigare con Cristo significa lasciare che sia lui a sostenere gli sforzi che compiamo per raggiungere il successo, navigare senza il favore di Cristo significa dover sostenere noi tutti gli sforzi per raggiungere il successo, con il risultato che poi tale successo non sarà per nulla certo perché è sempre Cristo che decide chi innalzare e chi abbassare!

Nel regno di Dio non si raggiunge il successo da soli; lo si riceve da Dio.

Se non troviamo il senso e il valore di noi stessi nella nostra relazione con Dio, saremo tentati di trascorrere la vita nel tentativo di promuoverci, e ciò̀ ci renderà̀ insicuri, e anche pericolosi perché́ quando altri saranno portati più̀ avanti di noi, ne saremo risentiti, e potremmo arrivare persino a sabotarli.

Consideriamo invece come agisce il Signore: mentre i fratelli di Davide lottavano per diventare il prossimo re di Israele e ottenere il consenso del profeta Samuele, Davide curava le sue pecore e faceva il lavoro che Dio gli aveva affidato.

Come credenti impariamo a lasciare che gli altri lottino e si confrontino;

restiamo invece fedeli a ciò̀ che Dio ci ha affidato e, quando sarà̀ il momento giusto, Egli verrà̀ a prenderci!

Gesù̀ disse: “Il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero” (Matteo 11:30). Osservate la parola “dolce". Quando proviamo a promuovere noi stessi, dovremo sudare, sforzarci e lottare, ma quando ci affidiamo a Dio e facciamo le cose a modo Suo, tutto sarà̀ “dolce”, sarà come navigare in favore della corrente.

Ciò̀ non significa che non dovremo lavorare duro o sacrificarci per riuscire a mantenere la rotta e non incagliare la barca della nostra vita, ma certamente non dovremo lottare a tutti i costi per ottenere o mantenere il successo, perché́ quando Dio dice: “Ecco, ti ho posto davanti una porta aperta...” (Apocalisse 3:8), Egli è l’unico che potrà̀ chiuderla; e non lo farà, a meno che, come il re Saul, non ci ribelleremo, mantenendo il risentimento o rifiutandoci di pentirci. Sapere con certezza che Dio ha tutto sotto controllo, toglie ogni tensione e sforzo dal servizio per Lui.

Cari fratelli in Cristo, se ci pensiamo un attimo, questo è il solo modo corretto di vivere. AMEN