Trovare Dio

Testo: Atti 10:1-4

 

Cari fratelli in Cristo, dire che Dio è presente ovunque, in ogni luogo e sempre, può sembrare una banalità, ma proprio per questo dovrebbe farci riflettere il fatto che Dio non è lontano da noi, mentre siamo noi che molto spesso ignoriamo o rifiutiamo la sua presenza nella nostra vita.

Cornelio, questo centurione romano, che non era ebreo e che quindi non era cresciuto nella legge mosaica che per secoli ha insegnato al popolo eletto come trovare e avvicinarsi a Dio, lui ha trovato Dio non seguendo le dottrine umane, bensì seguendo il suo cuore, lasciando che il suo spirito incontrasse e dialogasse con lo Spirito Santo, che Gesù ci ha insegnato ad ascoltare, accogliere e seguire.

Certo la capacità, o meglio, la predisposizione di sintonizzarci con lo Spirito di Dio non è alla portata di tutti a prima vista, ma servono anni di preparazione, e per questo esiste la chiesa con tutti i suoi insegnamenti, etici in primis, ma che altro non servono se non a predisporci ad avvicinarci al nostro personale rapporto col Signore, in buona sostanza ad insegnarci come ricercare il Signore.

Tuttavia, ci sono uomini che non abbisognano di tutto questo, perché è lo Spirito di Dio stesso che si mette in contatto con loro; è questo il caso di Cornelio, che avendo lungamente pregato Dio, viene da Lui contattato tramite un suo inviato, un angelo o messaggero, che lo invita a rivolgersi agli Apostoli per ottenere una maggior conoscenza, diremmo, teologica, giacché è evidente che chi è già in contatto con Dio mediante il suo Spirito è già pienamente in sintonia con lui.

Per fare un parallelo, pensate a quando un uomo riceve una laurea “honoris causa” senza aver mai frequentato l’università o fatto studi ufficiali in una data materia, ma tanta e tale è la sua conoscenza ed esperienza pratica in quel campo, che gli viene riconosciuta dalle istituzioni accademiche con questo gesto.

Nella fede può accadere la stessa cosa, ossia avendo un credente, come nel caso di Cornelio, intessuto un rapporto unico con Dio, il quale agisce per suo tramite nel compimento di opere grandi, come guarigioni miracolose o altri doni celesti, la chiesa riconosce in questo credente la piena comunione con Dio anche se non è, diciamo, passato prima per gli insegnamenti della chiesa.

Questo, cari fratelli in Cristo, cosa ci dice?

Ci dice che la chiesa è solo un possibile mezzo, uno strumento di cui Dio si può servire per avvicinare a sé gli uomini e le donne di ogni tempo, ma non ha il “mandato esclusivo della salvezza”, come spesso le chiese stesse tendono ad affermare laddove usano la loro missione come un mezzo di potere e controllo. Dio è sovrano, Dio, per mezzo del suo Spirito è ovunque e parla direttamente ad ogni uomo o donna che vogliono essere liberati dal potere dell’avversario, e questa è la cosa più meravigliosa perché vuol dire che tutti noi possiamo avvicinarci a Lui in qualunque momento, aprendogli i nostro cuore e lasciando che lo Spirito Santo operi in noi, insieme al nostro spirito in ogni momento della nostra vita!

Cari fratelli in Cristo, ora che sappiamo come sia facile “trovare Dio”, non perdiamo l’occasione per farlo; non aspettiamo che si creino situazioni particolari della nostra vita, ma incontriamolo subito, impariamo a conoscerlo e cominciamo a lavorare insieme a Lui, oggi stesso! AMEN