Tutto e subito?
Testo: Matteo 15:21-28
Molti pensano che, se si grida più forte, sia più facile farsi ascoltare, ma se questo può anche essere vero per qualche politico che ricerca voti e facili consensi, questo non è altrettanto vero per Dio!
Il Signore non cerca consensi nelle piazze, bensì cerca e accoglie coloro che si avvicinano a lui quasi con timidezza e il timore di disturbare.
La donna cananea del passo di oggi si mise a gridare per attrarre l’attenzione di Gesù, ma fino a quando lei gridava, lui la ignorò di proposito, e solo quando lei si avvicinò a lui dicendo: “Signore, aiutami!” lui le rispose.
Ora cari fratelli in Cristo, quante volte noi abbiamo “gridato al Signore” senza ricevere risposta, e per questo abbiamo dubitato di lui?
Gridare al Signore non basta! Non basta rivolgersi a lui nel momento della disperazione perché, se noi non abbiamo costruito prima con lui un rapporto profondo di intima comunione attraverso la lettura e la preghiera, difficilmente saremo ascoltati da lui, perché le nostre saranno soltanto voci che si stanno perdendo nel rumore della folla…e questo mondo è davvero molto rumoroso!
Il silenzio di Dio non è, e non dobbiamo prenderlo, come un suo rifiuto di risponderci, ma piuttosto un invito a ricercarlo nel silenzio della nostra coscienza, trovando momenti di intima comunione con lui, chiusi nella nostra cameretta o in luoghi dove il rumore del mondo non sovrasta la voce del nostro spirito.
Oggi è sempre più difficile per molti saper ascoltare e parlate nel silenzio e per questo difficilmente riusciamo ad ascoltar la voce dello Spirito che ci mette in comunicazione con noi.
Quanto poco tempo dedichiamo alla preghiera, o se preferiamo alla meditazione della parola di Dio!
Dio è nel silenzio!
Dio si rivela e comunica con noi nel nostro intimo; le chiese e i locali di culto in genere sono utili perché ci mettono in comunione con i nostri fratelli di fede, e in quel momento attribuiamo a Dio il nostro culto, e tuttavia Gesù quando voleva parlare con il Padre si ritirava in luoghi solitari a pregare e là lo incontrava perché ciascun credente ha un canale preferenziale di comunicazione con Dio, che però necessita del necessario silenzio attorno a noi per attivarsi.
Allora cari fratelli in Cristo, il silenzio di Dio altro non è se non la nostra incapacità di ascoltare la voce del suo Spirito perché sovrastata dalle voci del mondo.
Dio ha sempre voluto condurre le persone ad una maggiore riflessione intorno a loro stesse, per rispondere alle loro più urgenti necessità. Il Dio cui gli uomini si rivolgono desidera che essi non gridino da lontano, ma si accostino a lui per sentire il calore della sua presenza e udire la completezza della Sua volontà.
Il silenzio del Signore è istruttivo quanto le Sue parole.
Allora cari fratelli in Cristo, se state invocando il nome di Dio con tutto il cuore, ma non giunge risposta, non vi scoraggiare; avvicinatevi alla sua parola, considerate più profondamente i bisogni della vostra anima e contemplate il perfetto interessamento di Cristo, che, morendo per i nostri peccati, ha risposto per noi alle richieste della giustizia divina. AMEN