Un invito unico
Testo: Matteo 11:25-30
Trovare riposo è sempre più difficile nell’odierna società; se in passato il mondo camminava più lentamente, se le notizie arrivavano a giorni se non a mesi di distanza, se i viaggi necessitavano di settimane e le distanze tra le persone erano rese ancora maggiori dai mezzi di comunicazione lenti, che di fatto avevano creato una vita con dei ritmi volutamente rallentati, oggi è tutto diverso, tutto in tempo reale, o tutto on-line come si dice.
Trovare il tempo per riposare dunque è tanto più importante proprio perché di tempo ne abbiamo sempre molto poco, dovendo sempre correre da una parte all’altra.
Ecco che allora l’invito fattoci da Gesù: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” è tanto più importante, perché ci permette di staccarci da questo mondo e fermarci per un tempo a ritrovare la nostra comunione con il Signore.
Dio non ha mai avuto fretta! Sì, per l’Eterno (uno dei nomi con il quale la Bibbia definisce Dio) il tempo non scorre, ma allo stesso modo per Lui non ha l’importanza che gli attribuiamo noi, uomini e donne mortali che, oggi più che in passato, sembriamo di dover correre di fronte ad una vita fugace nel tentativo di fare tanto più cose prima che sopraggiunga la morte.
Il Signore invece ci dice che il nostro correre fine a sé stesso è vano, è un correre dietro al vento, mentre meglio sarebbe per noi utilizzare la nostra vita per apprendere e seguire i suoi insegnamenti, gli unici che possono farci raggiungere la vita eterna, e che non necessitano di correre, quanto di fermarsi, prendersi tutto il tempo necessario, per entrare in comunione con Dio, poiché da questa comunione discendono tutte le benedizioni che il Signore ha promesso agli uomini e alle donne che ripongono in lui la loro vita, con fiducia.
Il giogo che il Signore chiede di portare ai suoi fedeli è dolce e il suo carico leggero, perché rispetto al giogo e ai carichi che il mondo ci fa portare è davvero poca cosa.
Il giogo del mondo è oppressivo e tutti noi che lo proviamo ogni giorno ne siamo ben consapevoli; quante volte alla fine della nostra giornata ci sentiamo affaticati e oppressi o stanchi e carichi vorremmo trovare riposo, ma non riusciamo a trovarlo, perché già le preoccupazioni del giorno dopo si affacciano alla nostra mente?
La società in cui viviamo ci presenta ogni giorno la sua violenza, la cattiveria, il male in ogni sua forma che sembra sempre prevalere sul bene.
Anche nelle famiglie le difficoltà di vario genere non fanno altro che appesantire il nostro cuore. Allora, cari fratelli in Cristo, dove potremo trovare il riposo della nostra anima?
Noi possiamo dare fiducia a Colui che, essendo il figlio di Dio, si è fatto uomo e pertanto può comprendere appieno i nostri affanni quotidiani.
Gesù è stato elevato alla destra di Dio ed oggi si rivolge agli uomini quale Signore del cielo e della terra. Egli non è limitato dalle circostanze ed è in grado di prendersi cura di chi, con fede, gli affida la propria esistenza. Il riposo che il Signore dona è profondo e duraturo perché riguarda l’anima, che, riconciliata con Dio, trova con Lui la vera pace e il riposo che il mondo non può dare! AMEN