Una sorte ben riposta
Testo: Salmo 37:3-5
Mettere la propria vita nelle mani del Signore ha un diverso significato per i credenti e per i non credenti.
I non credenti vivono la propria vita come qualcosa di esclusivamente loro, come qualcosa che gli è stata data e che possono spenderla come meglio ritengono, senza doverne rendere conto, se non a coloro con i quali hanno un qualche tipo di rapporto (genitori figli, lavoratore datore di lavoro, cittadini stato etc.)
Poi ci sono i credenti “base o standard”, ossia coloro che avendo una religione e un dio, ritengono di dover seguire le regoli sociali che questa impone (culti domenicali, osservanza dei precetti e quant’altro l’etica religiosa impone loro).
Infine, ci sono i credenti “evoluti o consapevoli” che invece hanno un autentico rapporto con Dio, ossia mettono la loro vita nelle mani di Dio!
Ma cosa significa mettere la propria vita nelle mani di Dio, o come dice il salmista: “Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui ed egli agira”?
I più ritengono che così facendo si crea una sorta di do ut des con Dio, ossia che se io metto la mia vita al servizio di Dio, in cambio riceverò da lui ciò che gli chiedo in preghiera, …un po' come chi si mette alle dipendenze di qualcuno in cambio di uno stipendio o simile.
Ma le cose stanno veramente così? Ossia il nostro rapporto di fede con Dio si traduce in una sorta di scambio o dipendenza?
Ebbene cari fratelli in Cristo, anche se a prima vista potrebbe sembrare che le cose stiano in questo modo, questo non è del tutto esatto!
È ben vero che chi crede nel Signore ottiene la sua benedizione, ma la sua benedizione non è un premio perché siamo stati buoni, bensì la naturale conseguenza del nostro mettersi nelle mani di Dio, ossia sintonizzarci sulla sua frequenza.
Per farvi un esempio, pensate a quando infilate la spina nella presa di corrente, e l’elettrodomestico che è attaccato comincia a funzionare… non è che la radio, il frigo o che altro, funzionano perché siete stati buoni ad aver fatto questo atto, ma perché chiunque mette la spina nella presa elettrica riceve automaticamente l’energia elettrica che gli occorre per far muovere il suo apparecchio.
Allo stesso modo è di coloro che confidano in Dio, ossia si mettono nelle sue mani, o si sintonizzano sulla sua frequenza… basta questo gesto per ottenere da Dio ciò che Dio ha promesso a tutti coloro che hanno fiducia in lui!
Ricordate fratelli che Cristo ci ha salvati per grazia, non per meriti o opere, ma soltanto per grazia mediante la fede, quindi, il nostro fare bene non influenza la sua benedizione se noi abbiamo fede in lui e mettiamo la nostra vita nelle sue mani; basta credere per ottenere, basta avere fede nella potenza di Dio per essere partecipi della sua potenza…
Purtroppo, ben pochi hanno compreso questo tra i credenti, e molto spesso le chiese stesse e coloro che sono chiamati a guidarle nel nome di Cristo, tacciono o minimizzano questo aspetto della promessa di Dio, perché se la maggioranza dei credenti si mettesse davvero nelle mani di Dio, le chiese stesse, quali istituzioni terrene, perderebbero la loro utilità e quindi il loro potere!
Nicola Tesla aveva inventato una corrente elettrica gratuita a cui tutti potevano attaccarsi senza bisogno di cavi e impianti poiché viaggiava via etere come le onde radio…. Ma poiché tale invenzione avrebbe sottratto miliardi di utili alle società elettriche, fu osteggiata e poi proibita e oggi continuiamo a pagare la corrente elettrica a queste ditte che hanno boicottato Tesla. La stessa cosa avviene per la potenza di Dio a cui ogni credente può liberamente collegarsi e attingere quando si mette le mani di Dio, ma che per questo la chiesa si guarda bene dal dire e insegnare questo ai fedeli per paura di perdere il potere e quindi il denaro che invece riceve quale intermediaria di grazia tra Dio e gli uomini (offerte e contribuzioni).
In questo modo la chiesa insegna agli uomini ad agire loro, invece di lasciar agire la potenza di Dio, ma non era questa la volontà di Gesù Cristo quando è venuto sulla terra per insegnarci come fare… allora cari fratelli in Cristo, riscopriamo la potenza della personale connessione con Dio e non lasciamoci più separare da lui da ogni intermediario perché siamo tutti figli di Dio e pienamente adatti e in grado di connetterci direttamente con lui e ottenere ogni benedizione mediante la sua forza. AMEN