Vai avanti, Dio è con te!
Testo: Isaia 42:1-3a
La vita di noi credenti potrebbe ben essere paragonata ad un viaggio, ma ad un viaggio attraverso un “territorio ostile”, nemico, che ciascuno di noi deve compiere per giungere nella nostra patria sicura, che noi credenti identifichiamo nel regno dei cieli, o se preferiamo nel luogo dove dimoreremo per sempre accanto al nostro Signore Gesù Cristo.
Sappiamo per quale motivo ci siamo venuti a trovare in “territorio nemico”, come il figliol prodigo che essendosi allontanato dal Padre in cerca di una falsa libertà, si è poi amaramente pentito della sua scelta scellerata, e pentito, ha deciso di ritornare.
Non tutti gli uomini di questo mondo hanno però già maturato la decisione di “ritornare al Padre” per mezzo dell’invito fattoci dal nostro Signore Gesù Cristo, e per questo vivono nel mondo come se questo fosse la loro (unica) casa;
coloro che invece hanno accettato il Signore come loro personale salvatore sanno che questo mondo è loro ostile e questa vita è il necessario percorso per ritornare in territorio sicuro, ma proprio per questo sono chiamati ad affrontare un viaggio insidioso e per nulla sicuro, specialmente se dovessero farlo con le loro sole forze.
Chi ha accettato il Signore come proprio personale salvatore però, al pari degli antichi israeliti che avevano stretto un patto con l’Eterno d’Israele, del quale ci testimonia il profeta Isaia in questi versetti, sa che non sarà mai lasciato solo ad affrontare le insidie del percorso in territorio nemico, perché il Signore cammina al suo fianco e veglia su di lui, così com’è scritto: “Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà”.
Le acque, i fiumi e il fuoco rappresentano figurativamente altrettanto ostacoli sul cammino del credente, che si presenteranno inevitabilmente, poiché non dimentichiamo mai che il mondo è dominato dal principe di questo mondo, e quindi è sempre un “territorio nemico” per il credente;
il Signore non può toglierci tali ostacoli, ma soltanto aiutarci a superarli indenni, se noi mettiamo la nostra vita nelle sue sapienti e amorevoli mani.
Consapevoli di questo come credenti dobbiamo avere il coraggio, ma soprattutto la fede, di andare avanti, anche se talvolta la tentazione di tornare indietro, ossia di adattarsi ai dettami del mondo e del suo principe, è forte.
Il rischio di rinnegare il Signore c’è, è reale, perché le lusinghe del diavolo sono altrettanto convincenti delle sue minacce;
per contro però, le promesse del Signore sono allo stesso modo certe e fonte di sicurezza per il nostro cammino, e il versetto che il profeta Isaia ci propone serve proprio a ricordare ad ognuno di noi la certezza delle promesse di Dio fatte ai suoi figli, israeliti prima e cristiani poi.
Ora cari fratelli in Cristo, se in noi le promesse di Dio sono più forti delle difficoltà della vita, non avremo dubbi sul che cosa fare davanti ad un qualunque ostacolo, e quando dovessimo avere bisogno di un aiuto, ecco che la Scrittura e la Preghiera sono gli strumenti che il Signore ci ha messo a disposizione per superare qualsiasi ostacolo della vita.
Quando dovremo affrontare tali prove, perché siamo destinati comunque a doverle affrontare, poiché non è scritto “se” bensì “quando” dovremo affrontarle, dobbiamo avere la certezza che Cristo sarà con noi e non ci abbandonerà;
il Signore non ci abbandona mai, e men che meno lo farà proprio in quei momenti difficili, ovviamente se noi confideremo in lui anziché in noi stessi o nell’aiuto del mondo.
Allora cari fratelli e sorelle in Cristo camminiamo fiduciosi attraverso il territorio nemico sapendo che le promesse del Signore sono vere e veritieri oggi come ieri: “Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza” (Sal 23:4) AMEN