Vivere dove scorrono le benedizioni di Dio

E' possibile ascoltare la meditazione direttamente da questo link:

 

Testo: Deuteronomio 11:8-12

 

Cari fratelli in Cristo, il testo proposto per la meditazione di oggi ci narra di quando il Popolo d’Israele era schiavo in Egitto e come tale doveva ubbidire ai suoi padroni egiziani, che imponevano loro delle pesanti fatiche. Una di queste, con riguardo ai lavori agricoli che dovevano compiere, era quella di attingere con fatica l’acqua dal fiume Nilo per irrigare i campi al fine di produrre abbastanza derrate per il loro sostentamento e, ovviamente per quello dei loro padroni.

Gli ebrei vissuti per secoli in schiavitù conoscevano molto bene questa realtà, quindi, quando il Signore Dio, per mezzo di Mosè, li stava per far uscire dall’Egitto, ossia dalla loro schiavitù, per condurli alla terra promessa “terra dove scorre latte e miele”, spiega loro come il nuovo paese sarà molto diverso da quello d’Egitto dove avevano abitato per generazioni; se in Egitto è detto: “…nel quale spargevi i semi e poi lo irrigavi con i piedi”, con fatica, nel nuovo paese destinato loro questo non sarebbe più successo, poiché la terra che stava per dare loro: “…è paese di monti e di valli, che assorbe l'acqua della pioggia che viene dal cielo: paese del quale il Signore, il tuo Dio, ha cura e sul quale stanno sempre gli occhi del Signore tuo Dio, dal principio alla fine dell'anno”.

Però, affinché tutto questo sia possibile, Dio pone un’importante condizione: “Osservate dunque tutti i comandamenti che oggi vi do, affinché siate forti e possiate entrare in possesso del paese nel quale state per entrare per impadronirvene, e affinché prolunghiate i vostri giorni sul suolo che il Signore giurò di dare ai vostri padri e alla loro discendenza”.

Ora cari fratelli in Cristo, noi, al pari del popolo d’Israele, siamo posti davanti ad una scelta molto importante, che davvero può cambiare la nostra vita, ovviamente in meglio.

Possiamo rimanere “schiavi in Egitto”, ossia continuare la nostra vita di fatica lavorando per il mondo e il suo principe, per trarre il necessario nutrimento da esso, oppure possiamo raggiungere anche noi la terra promessaci da Dio, il paese dove scorre latte e miele, dove la pioggia, ossia la benedizione di Dio, si riversa copiosa su di noi e la Sua costante presenza ci da la sicurezza per ogni nostro bisogno e contro ogni nostro timore!

La condizione unica che il Signore ci pone affinché la sua benedizione si riversi copiosa su di noi è di riporre in Lui la nostra fede e affidare a Lui la direzione della nostra vita, ossia osservare i suoi comandamenti.

Se noi faremo questo, scopriremo che le “fatiche del mondo” ci saranno alleviate fino a scomparire, poiché la promessa di Dio è quella di donarci l’acqua dal cielo, ossia la sua benedizione di generazione in generazione, tutti i giorni dell’anno.

Quale meravigliosa prospettiva dunque!

Questa prospettiva è per tutti coloro che accettano il Signore come loro personale salvatore, per grazia mediante la sola fede, quindi non ci sono limitazioni o esclusioni di sorta per nessuno.

Allora perché non tutti accettano con entusiasmo e gratitudine la benedizione di Dio?

Perché molti preferiscono invece sudare per produrre il necessario col proprio lavoro?

Purtroppo così come molti antichi israeliti non appena usciti dalla terra d’Egitto si voltavano indietro e rimpiangevano la loro passata vita di schiavi, dubitando della promessa di Dio di farli giungere nella terra del latte e del miele (e per questo sono morti nel deserto in 40 anni di peregrinare), allo stesso modo oggi molte persone, che pure si dicono credenti, preferiscono rimanere “schiavi del principe di questo mondo”, sudando e faticando sotto il suo giogo, piuttosto di ubbidire alla Parola di Dio, fidando nella sua promessa, così preferiscono vivere nella terra della schiavitù piuttosto che nella terra dove scorrono le benedizioni di Dio.

Conosciamo il Signore e affidiamoci alla sua promessa con fiducia fratelli, soltanto Lui può indicarci la via verso la terra promessa e farci giungere e dimorare in essa per tutti i giorni della nostra vita. AMEN